Nel giorno del suo compleanno - oggi, 11 Agosto 2024 l'Onorevole Domenico Mennitti avrebbe compiuto 85 anni- la Amministrazione Comunale di Brindisi col Sindaco Giuseppe Marchionna ed alla presenza della moglie e dei figli Pierluigi e Barbara, ha ufficialmente intitolato a Domenico Mennitti quella strada che un tempo veniva chiamata "via del mare". La scopertura della Targa è avvenuta alla presenza di numerose autorità, politici ed amministratori locali, tanti cittadini. Il breve e semplice evento è stato presentato dal giornalista Antonio Celeste , "allievo" di Mennitti che fu - tra le tante altre cose- un grande giornalista e scrittore.
Oggi ho pubblicato un post su un social network (se vuoi vederlo clicca qui ) riguardo mio fratello, l’Avvocato Raffaele De Matteis. Questo post poi è diventato un articoletto ed è stato molto apprezzato. Numerosi commenti – alcuni anche molto toccanti- e tanti “mi piace”, like e cuoricini. La ennesima conferma di quanto mio fratello era amato : in città e non solo. Ad uso strettamente personale e familiare sto conservando tutti questi commenti e, preannunciando che ringrazierò uno ad uno , giunga fin da ora, da questa sede, il mio grazie sincero. Colgo l’occasione, al termine di questa giornata – che era/è il compleanno di Raffaele (e di nostra sorella, sua gemella, Maria Giuseppina), di pubblicare dei versi : essi sono stati scritti proprio per Raffaele ed io ne ho avuto conoscenza solo stasera e immediatamente li pubblico. L’autrice è l a professoressa Rosa Brandi , sua amica/conoscente fin dai tempi del Liceo. Ringraziando Rosa e rinnovando il grazie a tutti, eccovi la p
In tempi di "great reset" è tempo che anche qui, in riva all'Adriatico, nell'antica Bruvndisivm già civitas romana, si azzeri tutto e, con la collaborazione della Amministrazione comunale, la Figc , le istituzioni locali, l'imprenditoria ed i migliori esperti cittadini di pallone, nasca finalmente la nuova Brindisi Sport. Non importa da quale Categoria si dovrà ripartire: resettare tutto, nuova Società e nuovo Brindisi. Noi ci crediamo.
Dentro al cuore noi portiam un grande sogno, con tanto orgoglio, la C1 noi vogliamo, è per questo che cantiamo. Non ci arrenderemo mai, siam come il vento, non puoi fermarci... ed è per questo che son nato brindisino e non chiamarmi salentino La "brindisinità" (con o senza virgolette: dipende dall'àmbito in cui si parla) si esprime anche nello sport. E quindi anche nel calcio. Questo "canto" - un semplice coro che molto spesso risuona forte quando gioca il Brindisi: in casa o in trasferta- esprime anche la brindisinità. La chiosa (che ben conoscete: e comunque il testo è all'inizio dell'articolo) ribadisce una chiara distinzione che il tifoso tiene a dire . Poi può esserci pure lo spettatore che segue la partita e basta. Ma chi CANTA quel coro CREDE in quello che dice. Il campanile esiste e meno male: sennò saremmo un indistinto polpettone globalista. Io sono brindisino, FIERO di esserlo. Non sono, come brindisino, meglio o peggio
Di com’è andata la prima sgambata stagionale parleremo apparte – qui ci limitiamo a dire che l’amichevole col Sambiase è finita 1-1 - ma vogliamo evidenziare chi , in piena estate, con 40 gradi all’ombra, alla vigilia dell’Assunta, partendo pure di buon mattino si è sciroppato quattro ore di macchina (ed altre quattro al ritorno) per andare a vedere il Brindisi e tifare Brindisi! Mica ci stupiamo della trasferta in sé: abbiamo riportato la mappa col tragitto stradale solo a titolo informativo (si è giocato allo Stadio di San Giovanni in Fiore dove il Brindisi ha svolto il ritiro precampionato , concluso proprio oggi con la partitella). Sappiamo bene che i tifosi in genere (gli ultras , se volete) son abituati a sacrifici anche più grandi: distanze proibitive, traghetti, limitazioni varie ma nulla ferma i tifosi. In questo caso i sostenitori brindisini – una cinquantina – lo ripeto: son partiti da Brindisi verso le sette di mattina (che significa far una levataccia e non è mai sempl
Il frate Cappuccino San Lorenzo da Brindisi (al secolo Giulio Cesare Russo) è l'unico santo della città di Brindisi. L'unico. Ecco. San Lorenzo e basta. Almeno finora. E pertanto si mettano l’anima in pace coloro i quali – ci sono davvero, sapete?- vanno raccogliendo informazioni (talora “estorcendole” e/o senza chiedere nessun permesso, registrando all’insaputa di chi parla – è reato, no?- “testimonianze” talmente irrilevanti da fare ridere) perché hanno in animo di presentare in Diocesi una richiesta ufficiale per la istituzione di una fase diocesana di un improbabile processo di beatificazione riguardo alcuni concittadini. Parliamo chiaro: uno dei PRE-requisiti acchè la Chiesa possa anche solo pensare di iniziare un Processo di Beatificazione ed istruirlo è la fama di santità. E che io sappia nessun concittadino è morto in odore di santità. Certo, qualcuno forse dopo essere morto ha fatto poco purgatorio, o forse qualche anima eletta è andata direttamente i
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