CALCIO - Le "ultime" sul Brindisi

Al momento –sono le 15 del 27 febbraio 2013- nessuno può  dire chi rileverà le quote del Brindisi né chi subentrerà all’attuale Consiglio di Amministrazione (che, mi pare, sia provvisorio, per esplicita ammissione dei diretti interessati). Ed analogamente, allargando le prospettive temporali, rimane veramente difficile dire quale sarà il campionato che il Brindisi disputerà nella stagione 2013-2014 anche perché non sappiamo come terminerà quello attuale. Come tifoso non posso che augurarmi il meglio.
E ricordo, a me stesso per primo, che le cose vanno fatte in modo garbato: non con fretta e non con rabbia. Io rammento nitidamente che l’accelerata data alle trattative in atto (concluse con la frettolosa nascita dell’attuale sodalizio) ebbe la sua scaturigine anche –se non principalmente- nella frenesia di impedire ad alcuni imprenditori di collaborare alla rinascita del calcio brindisino. Alcune figure ibride parlarono di un sussulto di brindisinità, blitz brindisino e cose simili.
Come poi andarono le cose è ben noto. Ed oggi, ironia della sorte, si elemosina quasi col cappello in mano che quegli stessi “forestieri” salvino la barca del Brindisi. Come sempre i nodi vengono al pettine. Chi scrive queste note aveva seguito, trepidante, tutte le vicende. Basta dare uno sguardo agli articoli vergati in quei giorni (non col senno di poi, dunque). Ad esempio http://forzabrindisi.myblog.it/archive/2011/07/29/a-s-citta-di-brindisi-srl.html , ma anche http://forzabrindisi.myblog.it/archive/2011/08/01/mi-dispiace-dire-queste-cose-ma-devo-farlo.html. Ma sono solo esempi non tanto della mia capacità di lettura –in tempo reale, ripeto, e non dopo mesi o anni- quanto del fatto che come io vedevo certe cose così potevano vederle tutti.
Mi fermo qui. Non è bello infierire. Pero, ripeto, è altamente significativo (ed emblematico) che oggi si attenda il signor Flora come il “messia” dopo aver detto peste e corna di lui ed aver costruito (sulla sabbia) quasi in barba a lui. E concludo riportando le parole di un vecchio articolo , risalente proprio a quella calda estate: “E’ noto, infatti, che durante l’estate e successivamente al fallimento del Football Brindisi 1912, era parso proprio Flora come uno dei possibili nuovi soci della nascente “Città di Brindisi”. Ma a quel punto è accaduto qualcosa di strano –e di spiacevole, a mio modesto avviso- e cioè una levata di scudi nei suoi confronti (e di Nicola Ragno, dato come possibile allenatore) e al grido di “non passa lo straniero” e “brindisi ai brindisini” è stato estromesso da ogni possibile discorso ed è nata, un po’ frettolosamente forse, la nuova Società. Io non conosco Flora ma non mi sono mai piaciute le demonizzazioni: il tempo darà le sue risposte, come sempre.”
Ecco: il tempo ha dato già alcune risposte.

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