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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

CRONACHE BRINDISINE

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Francesca è morta. Ora basta. Riflettiamo sul dramma

BRINDISI - I medici hanno dichiarato la morte cerebrale di Francesca Sbano, la donna di 32 anni, che ieri sera avrebbe ucciso, forse avvelenandola, la propria bambina e si è poi lanciata giù dal terrazzo di casa sua a Carovigno. I parenti hanno acconsentito all'espianto degli organi. Ora preghiamo. O almeno, per favore : basta chiacchere inutili. Basta. Riflettiamo sul dramma, sulla morte, sul suicidio, sul giudizio di Dio, sulla stolta legge che ha permesso l'aborto. Su quella, ancor più fecale e luciferina, che consente di uccidere il bambino nella pancia. Ecco, riflettiamo e magari chiediamo perdono. Ma ora basta parlare di questo dramma. Lo dico a voi: tacete.

Al Nuovo Verdi venerdì in scena ITALIANI CINCALI di Mario Perrotta

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Il solerte e preciso Ufficio Stampa della Fondazione Nuovo Teatro Verdi di Brindisi ci fa pervenire una esauriente ed interessante presentazione dello spettacolo in programma nei prossimi giorni (venerdì 5 aprile per l’esattezza) nel nostro splendido Teatro. La precisazione è doppiamente opportuna: da un lato è giusto rimarcare (e, perché no, elogiare) il lavoro che da diversi anni svolge la Fondazione –e nella fattispecie l’Ufficio Stampa- a vantaggio della intera cittadinanza e dei mezzi di informazione; e d’altro canto è bene sottolineare che quanto segue è unicamente frutto del medesimo Ufficio Stampa. Non è elegante (e neppure corretto) pubblicarlo e farlo passare per “farina del proprio sacco”. Che poi uno dice: possibile che queste elementari norme di buonsenso e di correttezza (prima ancora che di giornalismo) debban essere ricordate da un blog semisconosciuto e dal suo sgangherato curatore? Mah, tant’è… Ad ogni modo, questo il Comunicato Stampa ricevuto:  

AVVOLTOI

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Riflettere quando si va all'edicola Non comprate quei giornali e non leggete quei siti  che hanno SBATTUTO IN PRIMA PAGINA (vergognosamente) le foto private -sottratte dal profilo facebook- di una donna in fin di vita  e della sua bimba di tre anni morta. Stanno vergognosamente speculando su un dramma gigantesco.

Non dimenticate che verrete davanti al Padre Celeste e parlerete di voi. Siate preparati. (Medjugorje, messaggio del 2 aprile)

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Cari figli,    vi invito ad essere tutt’uno nello spirito con mio Figlio. Vi invito, attraverso la preghiera e la Santa Messa , quando mio Figlio in modo speciale si unisce a voi, a provare ad essere come Lui. Per essere come Lui, siate sempre pronti a vivere la volontà di Dio e non a realizzare la vostra, perché, figli miei, esistete secondo la volontà di Dio, senza la volontà di Dio voi siete nulla. Io, come Madre, cerco da voi che parliate con la vostra vita della gloria di Dio, solo in questo modo, mi rendete gloria e anche a voi, secondo la volontà di Dio. Mostrate a tutti l’ umiltà e l’amore verso il prossimo, perché per mezzo di questa umiltà e amore, mio Figlio vi ha redenti, vi ha aperto la strada verso il Padre Celeste. Io vi prego di aprire la strada verso il Padre Celeste, a tutti coloro che non l’hanno conosciuto e non hanno aperto il loro cuore al Suo Amore. Con la vostra vita aprite la strada a tutti coloro che ancora vagano cercando la

DRAMMA DI CAROVIGNO - Ma siamo certi che il divorzio sia il "progresso" e la "emancipazione della donna"

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Mentre le varie testate (diciamo così) si precipitano a cercare notizie inerenti l’episodio di Carovigno (e promettono, con titoloni cubitali, le “FOTO”  della povera crista per darla in pasto ai voraci lettori pettegoli, salvo poi pubblicare inutili foto –di pessima qualità peraltro- della abitazione. E non oso pensare un giornale domattina in edicola) noi molto piu mestamente, umilmente, consapevoli del diffuso “mal di vivere”, e noi stessi consapevoli dei nostri enormi limiti e miserie, ci interroghiamo su un dato, semplice semplice. Donne intelligenti che "lottano" per l'emancipazione della donna  Il divorzio è un bene o un male? Senza giri di parole. Le bacheche di facebook brulicano di donne pluriseparate che “vogliono rifarsi una vita”: e lo vogliono a tutti i costi. Certo, mica tutte uccidono la propria creatura (anche perché moltissime uccidono il proprio figlio quando ancora è nella loro pancia ) ma possibile che nessun vuol