IL POSTEGGIATORE ABUSIVO A BRINDISI: considerazioni
Ci sono problemi nella
Città capoluogo e questo è noto. E, approfittando del fatto che questa nuova
Amministrazione pare esser attenta alle segnalazioni dei cittadini, ci
permettiamo di evidenziare un problema purtroppo ultradecennale: i cosiddetti “posteggiatori
abusivi”.
UNA QUESTIONE ASSURDA
L’aver tollerato la
attività di queste persone – nei pressi di ospedali, centri commerciali,
impianti sportivi – ha incancrenito la questione che invece andava subito
risolta e, ci si passi il termine, “stroncata”.
E’ assurdo che qualcuno
si autorizzi da solo a praticare una attività che, sostanzialmente, è
estorsione ossia un atto illegale. Il fatto che spesso si tratti di persone
appartenenti alla micro criminalità (o da essa spalleggiati) ha complicato il
problema. Che è un problema assurdo (come assurdo è ogni atto ingiusto di
prevaricazione e prepotenza). Ed è assurdo persino il nome: “posteggiatori
abusivi”.
Non indugiamo oltre su
questo: i cittadini onesti e di buonsenso comprenderanno mentre esiste
purtroppo una grossa fetta di Concittadini che arrivano persino a dire “e
vabbè, nò anna FATIARI puru loru? Nò anna campari? Ce fannu di fiaccu? Ca n’euru
ncià ddari e basta”. Per ora ci fermiamo qui ed affrontiamo due fattispecie.
POSTEGGIARE ALLO STADIO
ED AL PALAZZETTO
Sulla questione del
posteggio al Palasport Pentassuglia ci torneremo dopo (poiché trattasi di una
situazione in divenire e che richiede una trattazione più lunga e complessa) ma
quello che da almeno 15 anni – QUINDICI- accade nei pressi dello Stadio ha dell’incredibile.
Non postiamo foto sia
per rispettare la riservatezza ed anche per una sano timore di ritorsioni: come
detto spesso si tratta di persone con legami poco rassicuranti. E che i cosiddetti
“posteggiatori abusivi” costituiscano un problema serio ed ancora irrisolto lo
dimostra la solerzia delle Forze dell’Ordine che periodicamente sanzionano
costoro per la loro attività illecita. Ma il problema, purtroppo, sussiste.
Quello che davvero ci
pare assurdo è vedere delle persone sostare all’ingresso del bel parcheggio
recintato accanto allo Stadio del quartiere Casale.
A parte che esercitano
una chiara attività illecita (e fonte comunque di piccoli guadagni altrettanto
illeciti) ma quello che fa diventare matti molti cittadini (tifosi che si
recano allo stadio ma pure i tanti residenti che assistono alla surreale scena)
è il vedere costoro che riscuotono il piccolo “pizzo” dagli automobilisti e a
neppure dieci metri la presenza degli Agenti della Polizia Locale. Questo è
incomprensibile.
FUNZIONE DEL “POSTEGGIATORE
ABUSIVO”
Non vogliamo calcare la
mano ma è davvero surreale la compresenza in pochi metri di uomini e donne
delle Forze di Polizia che svolgono il loro servizio e, li accanto a loro, i “posteggiatori
abusivi”. E se questo non vi pare assurdo allora significa che in cuor vostro
siete del parere che “non vi sia nulla di male” e, in fondo, siete complici
della stortura.
Abbiamo la fortuna di
avere un parcheggio ampio ed anche recintato e proprio accanto allo Stadio
(poche città lo hanno così bello) e permettiamo queste storture e questi abusi?
A parte la ottusagine
di chi, per scelta, non posteggia nel parcheggio e va ad intasare le vie
attorno allo stadio creando problemi alle persone che abitano e intralciando la
viabilità (parentesi: ma perché lo fanno? Credono forse di guadagnare tempo? O
di essere “più furbi”? Finché non avessimo quel grande parcheggio, ampio libero
e gratuito, sarebbe comprensibile ma avendo la fortuna di averlo perché non
disporne? Mah. Chiusa parentesi. ) ma ci
chiediamo accoratamente: quale sarebbe la funzione del “posteggiatore abusivo”?
Forse che ti custodisce la macchina? Oppure ti indica il posto migliore e ti
aiuta nelle manovre?
PICCOLA ESTORSIONE
No. Diciamolo
chiaramente: sia allo stadio che IN OGNI LUOGO dove vi è un “posteggiatore
abusivo” lo scopo non è aiutare l’automobilista e/o custodire l’auto ma
unicamente lucrare quel guadagno –ILLECITO- piccolo o grande che sia.
Ed abbiamo scritto
abbastanza. Siete/siamo tutti invitati a contribuire a questo dibattito/dialogo
con serenità e trasparenza e senza omertà. Scrivete e commentate
tranquillamente: è il disonesto che deve avere paura della persona onesta e non
il contrario.
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