BASKET Futura Basket Brindisi - Nipar Athena Roma 81-64 Brindisi è in serie A anche femminile
Trionfano le ragazze del basket.
Il Futuro è al femminile
Futura
Basket Brindisi - Nipar Athena Roma 81-64 (26-11, 45-24, 69-44)
Futura Basket
Brindisi:
Boccadamo 3, Capolicchio 12, Manzini 17, Tagliamento 14, Diene 10, Lauria 2,
Giorgino 3, Passon 2, Gismondi, Perseu 18. All.: Santini
Nipar Athena Roma: Raveggi 9, Grimaldi 5, Hernandez
16, Bistarelli 7, Fasciani, Busso 2, Borsetti 6, De Bellis 11, Basso 3,
Santucci 5. All.: Rosatelli
Arbitri: Pierluigi Marzo
di Lecce e Andrea Valzani di Martina Franca
BRINDISI - Si è fatta attendere eppure è
arrivata in anticipo. La pallacanestro brindisina scala i vertici e ritira il
pass per l’A2. La promozione è ora
un fatto matematico, poco importa ciò che accade negli altri campi. Il Futuro si declina al femminile: la Futura ha conquistato il secondo
gradino nazionale con la voglia, il lavoro, il gruppo, la tenacia che hanno incorniciato
una stagione memorabile. Da una parte la società, impegnata a un progetto che
guardava al limitare dei due anni, dall’altra una palestra di ragazze giovani e
decise a rientrare nella élite del basket nazionale.
Una tappa storica, una vetta storica, già, perché nessuno mai in città era arrivato così in alto ed ora la Futura corona il suo percorso ventennale, fatto di pagine dense di emozioni, con una stagione quasi perfetta. Tre sconfitte in venti gare, due giornate da disputare e quattro punti di vantaggio sul Santa Marinella, destinato a rimanere secondo al di là dell’ultimo scampolo di campionato. La cornice è di quelle che si fa ricordare. Del resto l’appuntamento se la merita tutta, le ragazze sono lì che aspettano, si sono allenate una settimana cercando di esorcizzare il più possibile il clima di vittoria scontata. La scaramanzia c’entra poco, il timore era che un calo di tensione potesse giocare brutti scherzi. Dicevamo, la cornice.
Il pubblico più bello dell’anno, un PalaZumbo gremito e addobbato a festa con striscioni e cartoncini colorati, bandiere del Senegal che si levano in una danza di volteggi accanto a quelle biancoazzurre. “Visto che bello giocare a basket?”. Laura Perseu, lei che inganna la tensione con una battuta, si prepara con le compagne a compiere l’atto finale. L’assalto decisivo. La Futura non vuole rimandare, la partita va chiusa qui costi quel che costi, l’Athena Roma è in ripresa, i piazzamenti playoff sono la sua priorità, ma nel catino di Brindisi sarà davvero improba. E infatti l’avversario passa sullo sfondo, così come la gara, che le ragazze di Gigi Santini interpretano alla perfezione, trasformando l’attesa e i dubbi di una settimana in forza centrifuga che tramortisce da subito il quintetto capitolino.
La Futura non ha limiti perché “i limiti sono soltanto illusioni”, come è scritto in uno striscione, e la squadra va a fondo scala mettendoci tutto, agonismo, lucidità, precisione, aggressività. La partita perfetta che l’Athena prova ad arginare generosamente fino alla fine, ma di fronte c’è una squadra che non può perdersi questa occasione. E allora le premesse sono chiare fin dall’inizio. In campo ci vanno Capolicchio, Manzini, Diene, Passon e Perseu. E le prime avvisaglie rivelano subito i temi della contesa. Nessun mistero. Brindisi parte forte, Athena non fa in tempo a entrare nel vivo che è già sotto, parziali in crescendo che fissano il primo quarto sul 26-11. Grande circolazione di palla e difesa aggressiva come richiesto da Santini sono gli ingredienti di un’ottima prima frazione. Nella seconda il coach brindisino mette mano alle prime rotazioni: dentro ci sono Lauria e Tagliamento, con Diene, Manzini e Perseu. Ma la partitura del match non cambia. La difesa filtra pochissimo, la squadra conserva la stessa intensità del primo periodo, Tagliamento conquista rimbalzi e ricuce nei recuperi, le brindisine possono esibirsi nel miglior repertorio del contropiede, mentre l’Athena incassa e barcolla. Santini concede minuti alle giovani Boccadamo, Gismondi e Giorgino, e il risultato è sempre di ottima qualità. Il secondo quarto finisce 45-24, il confronto sembra avere pochissime facce, la voracità delle padrone di casa fa quasi tutta la differenza. Il terzo quarto mette il sigillo. Manzini è imprendibile e spietata, Diene recupera e colpisce con le transizioni, Passon impera sotto le plance, Tagliamento lotta e imbastisce con qualità, Perseu abbatte il bersaglio da qualsiasi posizione, stavolta anche da oltre l’arco. Santini e Bastiani concertano e dirigono, ruotano tutta la panchina adattando gli equilibri in campo. Manzini firma il 69-44 sul suono della sirena e ormai sugli spalti si pregusta la festa.
Il terzo quarto diventa allora un ostacolo da superare in surplace, dieci minuti per tenere le viaggianti a debita distanza. Santini rimescola Boccadamo, Capolicchio, Manzini, Tagliamento e Gismondi, poi ridisegna il quintetto con Lauria al posto di Tagliamento, rientrano anche Perseu e Diene per Manzini e Gismondi, Capolicchio fa posto a Giorgino, Diene si ferma a un passo perché al 39’ si rivede Passon. Il tecnico brindisino impiega le sue effettive in un vortice di danze nel chiaro intento di mantenere alti i ritmi e congelare il risultato. In panchina e in tribuna la gioia si contiene a fatica, mentre sul campo scivolano gli ultimi fotogrammi sgranati di una partita mai in bilico. A un minuto le brindisine sono avanti di ventitré punti (81-58), resta solo il tempo per le due triple di Bistarelli e Borsetti che consegnano al tabellone il risultato finale di 81-64. Il resto sono scene di festa, un bagno di spumante per i protagonisti e tante facce impiastrate di cioccolato.
Da stasera la Futura è in A2. Il sogno si è realizzato. Brindisi va a dormire più ricca sportivamente, tra le città, poche (Milano, Siena, Cremona, Venezia e Bologna), che possono vantare insieme la A1 maschile e la A2 femminile.
Una tappa storica, una vetta storica, già, perché nessuno mai in città era arrivato così in alto ed ora la Futura corona il suo percorso ventennale, fatto di pagine dense di emozioni, con una stagione quasi perfetta. Tre sconfitte in venti gare, due giornate da disputare e quattro punti di vantaggio sul Santa Marinella, destinato a rimanere secondo al di là dell’ultimo scampolo di campionato. La cornice è di quelle che si fa ricordare. Del resto l’appuntamento se la merita tutta, le ragazze sono lì che aspettano, si sono allenate una settimana cercando di esorcizzare il più possibile il clima di vittoria scontata. La scaramanzia c’entra poco, il timore era che un calo di tensione potesse giocare brutti scherzi. Dicevamo, la cornice.
Il pubblico più bello dell’anno, un PalaZumbo gremito e addobbato a festa con striscioni e cartoncini colorati, bandiere del Senegal che si levano in una danza di volteggi accanto a quelle biancoazzurre. “Visto che bello giocare a basket?”. Laura Perseu, lei che inganna la tensione con una battuta, si prepara con le compagne a compiere l’atto finale. L’assalto decisivo. La Futura non vuole rimandare, la partita va chiusa qui costi quel che costi, l’Athena Roma è in ripresa, i piazzamenti playoff sono la sua priorità, ma nel catino di Brindisi sarà davvero improba. E infatti l’avversario passa sullo sfondo, così come la gara, che le ragazze di Gigi Santini interpretano alla perfezione, trasformando l’attesa e i dubbi di una settimana in forza centrifuga che tramortisce da subito il quintetto capitolino.
La Futura non ha limiti perché “i limiti sono soltanto illusioni”, come è scritto in uno striscione, e la squadra va a fondo scala mettendoci tutto, agonismo, lucidità, precisione, aggressività. La partita perfetta che l’Athena prova ad arginare generosamente fino alla fine, ma di fronte c’è una squadra che non può perdersi questa occasione. E allora le premesse sono chiare fin dall’inizio. In campo ci vanno Capolicchio, Manzini, Diene, Passon e Perseu. E le prime avvisaglie rivelano subito i temi della contesa. Nessun mistero. Brindisi parte forte, Athena non fa in tempo a entrare nel vivo che è già sotto, parziali in crescendo che fissano il primo quarto sul 26-11. Grande circolazione di palla e difesa aggressiva come richiesto da Santini sono gli ingredienti di un’ottima prima frazione. Nella seconda il coach brindisino mette mano alle prime rotazioni: dentro ci sono Lauria e Tagliamento, con Diene, Manzini e Perseu. Ma la partitura del match non cambia. La difesa filtra pochissimo, la squadra conserva la stessa intensità del primo periodo, Tagliamento conquista rimbalzi e ricuce nei recuperi, le brindisine possono esibirsi nel miglior repertorio del contropiede, mentre l’Athena incassa e barcolla. Santini concede minuti alle giovani Boccadamo, Gismondi e Giorgino, e il risultato è sempre di ottima qualità. Il secondo quarto finisce 45-24, il confronto sembra avere pochissime facce, la voracità delle padrone di casa fa quasi tutta la differenza. Il terzo quarto mette il sigillo. Manzini è imprendibile e spietata, Diene recupera e colpisce con le transizioni, Passon impera sotto le plance, Tagliamento lotta e imbastisce con qualità, Perseu abbatte il bersaglio da qualsiasi posizione, stavolta anche da oltre l’arco. Santini e Bastiani concertano e dirigono, ruotano tutta la panchina adattando gli equilibri in campo. Manzini firma il 69-44 sul suono della sirena e ormai sugli spalti si pregusta la festa.
Il terzo quarto diventa allora un ostacolo da superare in surplace, dieci minuti per tenere le viaggianti a debita distanza. Santini rimescola Boccadamo, Capolicchio, Manzini, Tagliamento e Gismondi, poi ridisegna il quintetto con Lauria al posto di Tagliamento, rientrano anche Perseu e Diene per Manzini e Gismondi, Capolicchio fa posto a Giorgino, Diene si ferma a un passo perché al 39’ si rivede Passon. Il tecnico brindisino impiega le sue effettive in un vortice di danze nel chiaro intento di mantenere alti i ritmi e congelare il risultato. In panchina e in tribuna la gioia si contiene a fatica, mentre sul campo scivolano gli ultimi fotogrammi sgranati di una partita mai in bilico. A un minuto le brindisine sono avanti di ventitré punti (81-58), resta solo il tempo per le due triple di Bistarelli e Borsetti che consegnano al tabellone il risultato finale di 81-64. Il resto sono scene di festa, un bagno di spumante per i protagonisti e tante facce impiastrate di cioccolato.
Da stasera la Futura è in A2. Il sogno si è realizzato. Brindisi va a dormire più ricca sportivamente, tra le città, poche (Milano, Siena, Cremona, Venezia e Bologna), che possono vantare insieme la A1 maschile e la A2 femminile.
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