CALCIO - Che non sia un bluff. E che si abbia la umiltà di lasciare ad altri il Brindisi

 

🔵Parlando molto seriamente: di POSITIVO vi è una cosa e cioè che in molti hanno finalmente compreso che il problema non è tecnico e neppure tattico e neppure la qualità della rosa (che non è male, come abbiamo visto nelle prime gare) ma che qualcosa non va a livello societario.




🔵Questi problemi noi li avevamo intravisti fin da subito. Non è un fatto di simpatia o di politica (come pure ci è stato detto e scritto) ma semplicemente NON CI SI PUO' IMPROVVISARE nel guidare una Società di calcio in ambito professionistico.



🔵il "bluff" (ché di questo si è trattato) è stato possibile farlo tra i dilettanti ed una Città, affamata di calcio, ha dato credito.

Ma senza adeguata esperienza (che significa competenza), senza una solidità finanziaria, e per di più con una fastidiosa saccenza (umiltà ed autocritica inesistenti) era impossibile andare avanti nascondendo la polvere sotto il tappetto.

🔵Né si può dare la minima colpa all'Amministrazione Comunale che ha fatto il suo dovere ed anche di più. (e, purtroppo, si è pure cercato di mettere la tifoseria contro il Comune. Ciò è squallido e meschino).

🔵Non torniamo sulla questione dei biglietti: oramai non si contano i commenti di chi parla esplicitamente di 44 euro (due persone) buttati. Ecco: questa è la dimostrazione che avevamo visto giusto. Purtroppo.

🔵Ma torniamo al fatto positivo: la crescente consapevolezza dei GROSSI LIMITI di questa Società. Ed è sorprendente che persone stiano finalmente trovando il coraggio di SCRIVERE queste cose e di scriverle nella Pagina della Società. IGNORARE QUESTE PERSONE -che sono abituali frequentatori dello stadio e veri tifosi- SIGNIFICA CONTINUARE CON UN INSOPPORTABILE ATTEGGIAMENTO DI SUPERIORITA'. Ora finalmente le persone se ne sono accorte e lo pensano, lo dicono, lo scrivono.

🔵Se, come pare, vi sia realmente "una volontà di entrare in società da parte di alcuni imprenditori brindisini. Tra questi, si vocifera ci fosse Mino Distante. Invece, ad oggi, continuano ad esserci solo gli Arigliano al comando della società. Speriamo vivamente che non stia avvenendo per scelta loro." (VEDI QUI) allora si sta facendo un grosso errore. E così non si fa il bene del Brindisi.

🔵I Barretta, che avevano ed hanno, una disponibilità finanziare enorme e che hanno SPESO TANTO per il Brindisi HAN FATTO GLI STESSI ERRORI: cercare di ingraziarsi gli ultras, non accettare la minima critica, sentire il Brindisi come se fosse UNA COSA UNICAMENTE LORO (e non della Città e della tifoseria).

🔵Ed uscirono di scena in un modo che penalizzò fortemente il Brindisi: cedere la Società a Galigani fu la cosa peggiore. E speriamo vivamente con l'abbiano fatto IGNORANDO che quelle persone (Galigani, Pupino e chi altri c'era dietro) avrebbero fatto FALLIRE il Brindisi (come di fatto accadde).

🔵E, come diciamo e scriviamo da anni, vi erano persone DISPOSTE A RILEVARE IL BRINDISI ma che trovarono LA PORTA CHIUSA.

🔵Ecco, l'auspicio è questo: lasciare spazio a chi HA LA POSSIBILITA' DI MANTENERE IL BRINDISI IN SERIE C e di farlo senza protagonismi, senza supponenza e con garbo ed umiltà. SENZA INCAPONIRSI SUPERBAMENTE E CON INUTILE ORGOGLIO.

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