SILENCE PLEASE - ( Basta, statìvi citti, chiutìtivi)

Ho l'impressione, sperando di non apparire poco umile, che davvero solo da questa tribuna si vedono realmente le cose come stanno.



Spiace mancare di carità nei confronti degli operatori della informazione: negli ultimi dodici mesi si è avuta la netta impressione di una certa  superficialità nel narrare le vicende del calcio brindisino.

Una superficialità mista ad omertà, leggerezza, ed anche condita di colpevoli omissioni.

Qui si parla in generale: vi sono rarissime eccezioni ma nel complesso il quadro è questo.

 

Naturalmente tali considerazioni non diminuiscono neppure di un centimetro le responsabilità di chi ha portato nel baratro il calcio brindisino: qui non c'è  solo il fallimento, netto ed indiscutibile, sul campo. Vi è il rischio, reale e concreto, di una radiazione.

 

Capite? Il calcio che scompare dalla città di Brindisi.

 

Vi è,  si,  una Società della città Capoluogo affiliata alla Figc che disputa un Campionato nei dilettanti ma è in Promozione ed è pure vicina alla retrocessione.

E comunque non è "il Brindisi" ( come, per inciso, non era il Brindisi neppure il Paradiso).

Alle chiacchiere noi preferiremmo i fatti: da mesi la situazione era chiara e noi lo abbiamo detto e scritto pubblicamente eppure nessuno si è mosso.

Ma la cosa impressionante è che ancora OGGI, e siamo già in aprile, non solo non si vede nulla ma neppure si intravede qualcosa.

Si passerà l'estate tra recriminazioni, accuse reciproche, piccole vendette ed altre cose poco edificanti.

Per favore non si facciano degli inopportuni "travasi" o cambi di denominazioni o colori sociali: chi ha una Società di calcio - in Terza Categoria o in Eccellenza o Promozione o altra categoria-  continui per la sua strada.

Se deve rinascere il Brindisi deve essere una cosa totalmente nuova.

Senza strattonare Tisci o chi per lui.

E si facciano le cose con lealtà e serietà.

Se a Brindisi non ci sono persone in grado di fare questo allora è giusto prenderne atto. Con serenità, sincerità ed umiltà.

E rendendosi conto, ad esempio, quanta stoltezza vi è nell' offendere gli amici di Francavilla Fontana: la città più popolosa della Provincia ( dopo il Capoluogo) non solo ha una capacità imprenditoriale notevole ma, sul versante calcistico, ha una realtà che è conosciuta ed apprezzata in tutta Italia.

 

Ecco, siamo in prossimità del Sabato Santo , il giorno del silenzio. Ebbene, lo si viva. Si faccia silenzio, si taccia. Basta. Convertiamoci, convertiamoci tutti, facciamo un vero esame di coscienza: serio, approfondito, sincero. Si riconoscano le proprie colpe, si taccia sulle colpe altrui e, lo ripetiamo, si taccia in generale. Per favore.

 

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